OMBRE E LUCI DEL NUOVO VACCINO DELLA PFIZER: I PAESI DEL TERZO MONDO RISCHIANO DI RESTARE FUORI.

Ieri il presidente della Pfizer, Albert Bourla, ha annunciato che il vaccino sviluppato con la tedesca BioNTech ha raggiunto un’efficacia del 90 per cento nella fase 3 della sperimentazione in corso in queste settimane. 

Una notizia che se non altro ha fatto molto bene alle borse di tutto il mondo che hanno scommesso sulla prossima sconfitta del virus ed al ritorno alla precedente normalità. Ma a parte questo la notizia ha dato un po’ di fiducia a tutti quelli che nel mondo stanno aspettando un vaccino, anche se non bisogna dimenticare che sono molti i vaccini che hanno raggiunto la fase tre di sperimentazione, solo per citarne due quello russo e quello cubano.

Ma come spesso accade tutto non è rose e fiori. Infatti uno studio effettuato dalla compagnia tedesca di spedizioni e logistica DHL mette in evidenza come le problematiche relative alla conservazione e al trasporto delle fiale del vaccino potrebbe privare la maggior parte delle nazioni del terzo mondo del prodotto.

Il nuovo vaccino deve essere conservato e trasportato alla glaciale temperatura di meno 75 gradi e molti paesi, soprattutto in Africa, Asia e Sud America non sono in grado di mantenere la catena del freddo e quindi resteranno fuori dalla distribuzione. In pratica, secondo lo studio  di DHL, due terzi della popolazione mondiale potrebbe restare fuori dalla campagna di vaccinazione di massa.

“Servono investimenti, dobbiamo trovare un ponte per ogni lacuna nella catena del freddo”, ha detto all’Associated Press, Katja Busch, capo della direzione commerciale dell’azienda. Pzifer e BioNTech hanno pensato a speciali scatole che possano mantenere la temperatura fino a 10 giorni. Ma potrebbe non essere sufficiente, si pensi al trasporto nelle zone rurali di molti paesi del terzo mondo.

Il vaccino messo a punto dalla  Pfizer in collaborazione con la tedesca BioNTech rischia di essere la solita cura riservata solo al primo mondo e, se questo accadesse, accentuerebbe drammaticamente le già notevoli differenze tra paesi del primo e del terzo mondo. Come dire se sei nato in Europa o negli Stati Uniti hai garantito un vaccino, se invece vivi alla periferia del mondo sono problemi tuoi.

Ma per fortuna, come detto, altre importanti nazioni stanno sviluppando vaccini che, almeno per quanto sappiamo, non necessitano di temperature glaciali per essere trasportati e conservati.

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